martedì 17 luglio 2007

se credete ancora al martedì 17...

Oggi niente “tea or coffee?” direttamente in camera e puntualmente alle 8.00, e neppure la solita frittata con tanto di cipolla. In compenso ci è toccato una poco digeribile lezione sull’Indian Public Sector; insomma il buon giorno non si è proprio visto questa mattina. La lezione non è stata ciò che ci aspettavamo: il ruolo del governo negli affari è stato esposto in modo generale, rendendo la lezione alquanto pesante.
A raddrizzare le sorti della giornata ci ha pensato la lezione successiva, la quale essendo basata sull’IT (information technology) è riuscita a risvegliarci dal torpore generato dalla lezione precedente. Un professore più interattivo con una capacità di esposizione decisamente migliore ci ha guidato attraverso grafici e slides, alla scoperta di questo settore che in India sta crescendo a velocità sconosciute a noi europei.
Appena finita la lezione ci arriva il solito indiano cortese invito del professor Rao di “raggiungere con celerità il pulmino già in attesa di portarci all’IIMB”. Nonostante i nostri estenuanti sforzi di essere puntuali, al nostro arrivo al cancello il pulmino era in ritardo. Ma ci sbagliavamo! Il pulmino non era in ritardo, era disperso!! Dopo un’attesa di 20 minuti ci è toccato il trattamento “sardine”. Benché senz’olio sono state stipate 23 persone in 3 macchine. Viaggio come al solito indescrivibile ed arrivo all’IIMB (Indian Institute of Management – Bangalore). Qui la giornata ha preso decisamente un’altra piega poiché l’ambiente era sicuramente migliore e appena arrivati siamo stati accolti calorosamente e invitati a riprenderci dal viaggio con bibite e la tanto agognata aria condizionata.
Dopo un breve scambio di battute sull’Italia e sul nostro gruppo siamo stati invitati a ciò che tutti noi aspettavamo (erano ormai le 14): il pranzo. Questo è stato più vario ed abbondante del solito ma consumato sotto un sole cocente. Finita la sauna ci siamo incamminati per seguire la lezione del professore Manimala, che si è rivelato gentile e disponibile. Molto interessante è stata la teoria sull’imprenditorialità. È seguito un giro per l’università e la visita inaspettata ad un business incubator, cioè aziende in fase di start-up sostenute dall’IIMB. Lasciando l’incubator è seguita una tragica e altrettanto palpitante sorpresa per il prof. Corno: mancavano due studentesse, allontanatesi in precedenza alla ricerca di un rifugio dove espletare le proprie funzioni vitali. Rintracciate al cellulare, il gruppo si è riunito per proseguire la visita, durante la quale siamo rimasti impressionati dalla struttura architettonica degna della migliore ambientazione di Indiana Jones. Il tour si è concluso con una simpatica foto di gruppo davanti all’entrata dell’Istituto.


Risaliti in formazione sardina, siamo partiti alla volta della Guhring. Produttore di utensili per l’asportazione truciolo, riconosciuto a livello mondiale, anche nella filiale di Bangalore l’azienda riafferma l’affidabilità ed efficienza che le hanno permesso di diventare un modelle mondiale. Non solo l'architettura è tipicamente germanica, chiara e funzionale, ma anche l'atmosfera che si respira è quella di rigore e ritmo di lavoro decisamente non conforme all'IST (n.r. metafora del ritmo di lavoro e acronimo per Indian Standard Time). Stupito dal cordiale benvenuto del CEO (Klaus Peter Simon) entriamo subito nel vivo della presentazione Ricevuti con inaspettata cordialità dal CEO Klaus Peter Simon, la visita si è rivelata subito molto interessante e coinvolgente nel capire motivazioni e preoccupazioni, non solo personali, di un expat europeo ma anche quelle di un’azienda straniera che produce e vende nel mercato Indiano. Lo scambio e l’utilità della visita sembra essere stata stavolta reciproca: noi abbiamo soddisfatto parte della nostra curiosità e appreso cose nuove, o a molti sconosciute nella loro essenza produttiva. L’interesse e la curiosità hanno prevalso sulla nostra timidezza che, stranamente, sembra aver invece prevalso sui manager indiani i quali sono stati coinvolti contro la loro volontà.
È già tarda sera quando lasciamo, dopo averli sfiniti, i nostri ultimi ospiti di oggi. Stipati (ma anche costipati dopo tanto riso) per l’ultima volta nelle nostre scatole ambulanti torniamo allo XIME. Manco a dirlo ci aspetta la zuppa calda e abbondanti porzioni di riso. Così come per i residenti dello XIME, che si lamentano di cibo peggiore del nostro, anche la nostra “insofferenza” ci accomuna e ci rende più uniti. Ci allieta il pensiero della serata di domani (il programma dice discoteca) in cui nessuno erigerà barriere o differenze di trattamento tra studenti abitanti nella stessa struttura.
Non sarebbe giusto anticipare altro quindi seguiteci nella prossima giornata e speriamo che il blogger di domani la possa raccontare con soddisfatto entusiasmo.

Frankie e Mike, Banagalore 17.07.07

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come sta silvio????? me lo salutate?

Anonimo ha detto...

...AGIUNGETE PIU' FOTO...

Anonimo ha detto...

...AGIUNGETE UN CERVELLO A QUELLO SOPRA...