lunedì 16 luglio 2007

Incontri ravvicinati...

16-07-2007
Terzo giorno in terra indiana… colazione 8.30 a.m
alle ore 9.30 ci ritroviamo tutti (quasi) puntualmente per ricevere il benvenuto ufficiale dal direttore ed iniziare il nostro primo giorno di lezioni.
Ancora non sappiamo cosa ci aspetta, ma… appena entrati nell’aula restiamo basiti per l’incredibile formalità. Un tavolo a ferro di cavallo stile O.N.U., con cartelline in finta pelle, segnaposti formato gigante con i nostri nomi leggibili anche a un km di distanza e una bottiglietta d’acqua a testa perché avremmo potuto seccarci la gola per il prolificare degli interventi.


Alla guida dell’assemblea il prof. Corno, il direttore Rao il presidente prof. J. Philip che hanno introdotto il programma, costantemente documentati nei loro scambi dal fotografo ufficiale dello XIME munito di “unghia stimolatrice di sorriso”.


Poi è iniziato il nostro tour del campus: le aule, la biblioteca, la mensa, le stanze e la palestra (incredibile!) con tavoli da ping pong. Incrociando gli studenti nel corridoio ci siamo chiesti se ci fosse un occasione particolare: i ragazzi erano vestiti in giacca e cravatta e le ragazze portavano tutte il sari. Abbiamo scoperto che invece si tratta di uno speciale inizio di settimana, ogni lunedì, per abituarsi alla vita in azienda l’istituto ama seguire questa regola.



Tornati in aula, il prof C.P. Ravindranathan, ha tenuto la lezione sulla condizione economica e sociale indiana che è stata molto interessante.
Dopodiché con i vari prof. e qualche studente abbiamo pranzato con un ottimo buffet nel giardino del campus dove ci è stata evidenziata nuovamente la formalità e l’incredibile ospitalità indiana.
Nel pomeriggio, dopo la lezione sul sistema educativo indiano, tenuta dal prof. R. Natarajan, ci aspettava finalmente l’incontro con gli studenti: situazione iniziale stile forum alquanto imbarazzante, con i due portavoce ufficiali che tentano di mediare l’incontro. Dati gli scarsi risultati (silenzio tombale e facce attonite), il prof. Corno ha la geniale idea di abbandonare l’aula insieme al direttore. Appena si chiude la porta scatta la standing ovation e con un fragoroso applauso finalmente si rompe il ghiaccio e iniziamo a chiacchierare e a conoscerci.
Parlando e confrontandoci con gli studenti indiani ci siamo resi conto che, nonostante la distanza fisica e culturale, l’approccio è stato molto più fluido e naturale di quanto potevamo immaginare, abbiamo trovato molti punti in comune ed inoltre ci è sato rivelato il segreto della formidabile velocità di crescita del mercato indiano: NON ESISTONO FERIE!!!


Per dare una scossa ai flussi inibitori, dopo cena, Sid ha proposto di portarci a bere qualcosa in un pub (con cameriere giocoliere) vicino allo XIME (dove la presenza femminile era solo nei video di Indian MTV): tra una birra, quattro chiacchiere, risate, balli… e strani funghi… abbiamo passato una bella serata tra amici. Per finire in bellezza è stato testato il tipico rinfrescante-dopo-pasto (“PAN”…o così ci è sembrato di capire…) passeggiando pericolosamente tra i motociclisti indiani dalla guida pirata.

Oggi era solo il secondo giorno e speriamo che il nostro entusiasmo possa solo crescere.
…Dalla games room, ore 2:20 a.m.
A presto



Sere e Vale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Brava Quq